Cessione del quinto INPS: quali sono i passaggi per richiederla

By | 09/09/2020
cessione quinto

Nel corso degli ultimi anni, il mondo del credito al consumo si è costantemente evoluto, al fine di soddisfare le sempre più sofisticate esigenze dei consumatori, che, nel contempo, hanno mutato il loro rapporto con questo settore: da strumento al quale ricorrere solo ed esclusivamente in assenza di disponibilità liquide, è diventato un’arma di difesa per tutelare i risparmi accantonati, evitando lo smobilizzo degli stessi.

La redazione di UrbanPost ha scritto un articolo ottimo per quanto riguarda la cessione del quinto INPS, sul suo funzionamento e come si calcolano le rate da pagare. Lo consiglio vivamente come approfondimento a questa guida, che andrà ad analizzare, in maniera dettagliata, quali siano i passaggi chiave per avanzare una richiesta delle Cessione del Quinto della pensione.

Cessione del quinto INPS: chi non vi può accedere?

Innanzitutto, per quei pochi non ne fossero ancora a conoscenza, specifichiamo in cosa consista questa particolare forma di finanziamento. La cessione del quinto INPS consente ai pensionati di poter accedere al mondo del credito anche nel caso in cui avessero delle segnalazioni negative in Centrale Rischi o delle domande di prestito denegate da parte di uno o più istituti di credito o società finanziarie.

Grazie ad essa, il pensionato può ottenere liquidità, senza dover fornire alcun tipo di giustificazione (a differenza di quanto avviene nella richiesta dei prestiti personali), per finanziare alcuni progetti o desideri personali, oppure, come spesso avviene in questi ultimi anni, fornire un utile supporto a figli o nipoti.

A differenza di un classico prestito, che prevede l’addebito in conto corrente, l’impegno mensile viene trattenuto direttamente sul cedolino della pensione, che verrà accreditata, di conseguenza, al netto della rata da pagare; l’importo di quest’ultima non potrà essere superiore al 20% della pensione, ossia di ⅕ della mensilità erogata dall’INPS.

La cessione del quinto può essere richiesta da qualsiasi pensionato, ad eccezione di: pensioni e assegni sociali; assegni di sostegno al reddito; assegni al nucleo familiare; pensione di invalidità; pensione erogate per l’assistenza ai pensionati inabili; prestazioni di esodo ex art.4. Nella maggior parte dei casi, quindi, è possibile accedere a questa particolare forma di finanziamento, che sta riscontrando grande successo anche nella forma riservata ai lavoratori dipendenti.

Cessione del quinto INPS: sono solo 4 i documenti da presentare per la fase istruttoria

Per ottenere la cessione del quinto, il pensionato deve, innanzitutto, disporre di un documento chiamato “comunicazione di cedibilità della pensione”, dove viene indicato l’importo massimo della rata del prestito, richiedibile direttamente all’ufficio INPS competente o tramite i centri C.A.A.F. presenti nel nostro territorio nazionale. Detto documento, poi, va consegnato dal pensionato alla banca o finanziaria con la quale si intende stipulare il contratto.

In alcuni casi, tuttavia, è possibile snellire la procedura burocratica. Ciò avviene quando il pensionato si rivolge ad un ente finanziario convenzionato con l’INPS: la domanda verrà inoltrata telematicamente dall’istituto di credito: l’ente pensionistico, poi, fornirà a quest’ultimo il documento attestante la quota cedibile, velocizzando la procedura di erogazione del credito.

Oltre al documento relativo alla quota cedibile, il pensionato dovrà fornire solamente altri tre documenti, quelli canonici che vengono sempre richiesti quando si inoltra domanda di finanziamento: l’ultimo CUD disponibile, carta d’identità e codice fiscale. La cessione del quinto della pensione, a differenza di altre tipologie di prestiti, risulta senza alcun dubbio quella meno invasiva dal punto di vista dei documenti da presentare.

Inoltre, è in grado di offrire degli elevati standard di sicurezza, evitando che il pensionato possa subire eventuali truffe. L’INPS, infatti, esegue una dettagliata verifica che la società finanziaria disponga tutti i requisiti di legge, oltre ad eseguire uno scrupoloso controllo sul tasso applicato e, più in generale, su tutte le spese inserite nel contratto.